Quando la lebbra ti fa la staminale

Chi ha detto che studiare il batterio che causa la lebbra sia obsoleto? Questa settimana un articolo pubblicato su Cell dimostra come il bacillo responsabile per questa malattia, nota da tempi biblici, (Mycobacterium leprae) abbia la capacità di creare cellule staminali o pluripotenti.

I ricercatori hanno scoperto che infettando particolari cellule del sistema nervoso periferico (chiamate Schwann cells) con il batterio M. leprae, si induce la loro ‘riprogrammazione’: le cellule dimenticano di appartenere al sistema nervoso e migrano all’interno del corpo, facilitando la diffusione del batterio senza che il sistema immunitario possa intervenire.

Sebbene questa sia una svolta per comprendere la patologia della lebbra (ancora presente nel mondo), la scoperta vale doppio: le cellule riprogrammate dal batterio hanno tutte le caratteristiche di cellule staminali. Riprogrammare una cellula è come formattare una chiavetta USB: tutte le informazioni essenziali contenute sono perse, e rimangono solo le informazioni di base, come le istruzioni sul caricamento di nuovi dati. Una cellula riprogrammata è quindi pronta ad assumere un qualunque ruolo gli vogliate dare all’interno del corpo, e l’articolo documenta come queste cellule possano diventare cellule dello scheletro, dei muscoli o del grasso.

La scoperta segna un passo importante per la medicina rigenerativa, sempre alla ricerca di metodi alternativi per creare staminali senza l’utilizzo di embrioni, o evitando di usare virus come agenti di riprogrammazione, visto la loro propensione a mutarsi.

 

Mycobacterium-reprogram-cells

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