L’influenza intestinale che gira…

Da quando ero bambino, trent’anni fa, biologia, medicina e virologia hanno fatto passi da gigante. Di tutto, ma di virus in particolare, ne sappiamo molto di più. Eppure l’influenza intestinale e l’influenza, quell’altra, continuano “a girare”, fenomeni immutabili, che così sono, e così saranno.

Il bambino ha la diarrea e il saggio pediatra spiega: è l’influenza intestinale che sta girando.

Con la stessa placida calma con cui si diceva che il Sole ruotava intorno alla Terra prima di Copernico.

Secondo uno studio recente, pubblicato sul New England Journal of Medicine pochi giorni fa, negli Stati Uniti, la principale causa di gastroenterite nei bambini sotto i cinque anni (che ha richiesto una visita medica) è il norovirus. In America, con il declino dei rotavirus, dovuto all’uso di vaccini efficaci, norovirus ha preso il primo posto, con circa quindicimila ricoveri ospedalieri stimati all’anno, e qualche centinaio di migliaia di visite al pronto soccorso. Se si calcola che un bambino su sei riceverà una visita medica per infezione da norovirus, si capisce quanto è diffusa questa infezione. In generale il norovirus è ritenuto il principale agente della gastroenterite virale (eccola lì) nel mondo, attivo tutto l’anno, ma più frequente, nei climi temperati, durante l’inverno.

Il problema è che norovirus, estremamente contagioso tanto da essere la dannazione delle navi da crociera, causa una rapida perdita di liquidi (diarrea e il famoso vomito esplosivo) che può – raramente – creare problemi di deidratrazione nei bambini più piccoli e negli anziani. Di solito, dopo due-tre giorni di diarrea, vomito, nausea, mal di stomaco e spesso anche mal di testa, febbre, dolori vari, si ritorna in forma. Non senza aver contaminato varie superfici ed alimenti e contagiato parenti ed amici.

Se capita di lavorare in un ristorante o di raccogliere frutta e verdura, Norovirus festeggia, e i focolai epidemici sono all’ordine del giorno. Non a caso, un’altra stima americana associa il maggior numero di infezioni veicolate da alimenti ai vegetali a foglia (insalata, ecc.) proprio a causa del norovirus. Infatti le segnalazioni di contaminazioni o focolai di questo tipo arrivano un po’ da tutta Europa (tranne l’Italia, che sembra identificarlo solo nelle ostriche francesi). I sistemi di sorveglianza, in realtà, hanno capacità di rilevazione molto diversa nei vari paesi europei.

Vi interesserà sapere che all’inizio del 2013, è stata diramata la notizia che, come accade periodicamente, un nuovo genotipo di norovirus più aggressivo si sta diffondendo un po’ in tutto il mondo.

Prima lo si chiamava Sydney 2012. L’economia australiana ringrazierà.

Massima cura dell’igiene per evitare il contagio.

@Lucabuk

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