E. coli che beve caffè

Immaginatevi un E. coli drogato di caffeina e non andrete molto lontano da quanto hanno sviluppato i ricercatori delle Università del Texas e dell’Iowa. A rendere il tema interessante l’esponenziale aumento del numero (ed il relativo consumo) di bevande e prodotti contenenti caffeina e derivati. Questo ha generato non pochi problemi ambientali in particolare con gli scarti di lavorazione. Il nuovo ceppo, essendo in grado di vivere solo in presenza di caffeina,  è un buon biosensore per stimare il contenuto in caffeina nelle comuni bevande, ma anche per sviluppare processi a basso costo per la produzione di farmaci derivati dalle metilxantine (caffeina, teina, teobromina).

Lo studio apparso su ACS Synthetic Biology.

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