Speculare sulle paure?

Il Guardian ha pubblicato un interessante articolo sulla speculazione alimentare. Non quella legata ai grandi traffici di commodities per il globo, ma quella legata alle nostre paure.

Quando ci troviamo davanti agli scaffali di un supermercato siamo infatti bombardati da messaggi che nascono dalle nostre paure e che cibandosi di esse hanno l’effetto di alimentarle e, in qualche modo, legittimarle.

Che dire di indicazioni come:

“senza OGM”

“senza conservanti”

“senza zuccheri aggiunti”

“senza glutammato”

cui non sono associati rischi alimentari, ma che sono usati come driver per l’acquisto da parte dei consumatori?

Questo, secondo il Guardian, ha un effetto dirompente sulle scelte d’acquisto:

Il marketing negativo dei supermercati basato su paure infondate sfrutta lo sforzo dei consumatori di scegliere prodotti salutari, fino a spingerli verso alternative che potrebbero non essere adatte a loro. Questo mina lo sforzo di educare le persone sul cibo. Prodotti e politiche basati su ciò che si conosce [dei rischi legati al cibo] sono vitali per dare ai consumatori la possibilità di una vera scelta informata. I supermercati dovrebbero promuovere questa conoscenza non paure infondate.

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