Lo shutdown ora è solo un (brutto) ricordo

La copertina del numero zero di Strade

Ieri è uscito il numero zero di Strade. Nella serata di ieri è terminato anche lo shutdown negli USA. Un’ottima occasione per riproporvi uno stralcio di un’intervista, apparsa sulla rivista, a uno dei nostri cervelli in fuga per capire cos’è lo shutdown e cos’ha significato per chi fa ricerca oltreoceano. Per non dimenticare.

Buona Lettura!

 

@DNAyx

 

IL CONGEDO DELLA RICERCA
OTTOBRE 2013 / SCIENZA E RAZIONALITÀ

16 Ottobre 2013 di Redazione
Oltre i parchi nazionali chiusi al pubblico, lo shutdown federale colpisce anche la scienza e la ricerca. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e quali saranno le conseguenze parlando con chi sta vivendo questa situazione molto da vicino.

 

Anita Marinelli è una giovane biotecnologa italiana approdata nel 2008 a Bethesda nel Maryland,  la città dove ha sede l’NIH, l’equivalente del nostro Istituto Superiore di Sanità, per iniziare oltreoceano un dottorato sulle malattie infettive emergenti alla Uniformed Services University of the Health Sciences (USUHS). L’USUHS è l’unica Università americana che riceve fondi dal governo federale, nello specifico dal Dipartimento della Difesa (DoD). Insieme a lei abbiamo cercato di capire cosa comporti essere in shutdown, in particolare per la ricerca.

 

Innanzitutto, cosa colpisce lo shutdown? E soprattutto, come?

Lo shutdown colpisce in maniera indifferenziata tutti i dipendenti federali, ad eccezione dei pochi dichiarati “essenziali”. In sostanza, allo scattare della fatidica data di martedi 1 Ottobre, i dipendenti pubblici si sono presentati nei rispettivi posti di lavoro esclusivamente per ricevere formalmente la lettera di furlough [congedo, N.d.R.], e per salvare il lavoro lasciato in sospeso sui computer che sono stati successivamente spenti e dovranno rimanere inattivi fino a nuovo ordine. Oltre a non ricevere uno stipendio per la durata del furlough, a queste persone è severamente vietato (pena una multa di $5.000) recarsi sul luogo di lavoro, fare uso dell’indirizzo e-mail ufficiale e svolgere qualsiasi tipo di attività riconducibile alla loro professione. La scorsa settimana è stata finalmente approvata la misura che prevede il pagamento retroattivo degli stipendi una volta risolto lo shutdown e approvato il bilancio. Non tutti forse sanno che però queste stesse persone sono già state vittime di un furlough in misura ridotta l’estate scorsa, per il quale non e’ ancora chiaro se sia previsto un rimborso.

Cos’è successo l’estate scorsa?

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