Donne e scienza 2013

Observa – Science in Society, in collaborazione con UNESCO – Office in Venice, presenta i nuovi dati sulla presenza delle donne nella ricerca e sugli orientamenti pubblici verso le questioni di genere nelle scienza da dove risulta che l’Italia è uno dei Paesi Europei in cui le donne che studiano all’Università sono in maggior numero (56% del totale iscritti e 51,9% nel campo scientifico). Le donne si laureano prima e, dall’indagine europea Iris, iniziano la loro carriera di studio con un giudizio molto alto ottenuto alla maturità (87/100 in media). Anche il numero delle laureate in materie scientifiche supera quello dei colleghi maschi (52,4%) e nel complesso nel 2011 si sono laureate il 58,9% di donne sul totale dei laureati. Questi dati ci collocano in una buona posizione nella classifica OCSE (dati 2010), mettendo in evidenza che le donne italiane si laureano anche prima dei colleghi maschi: il 33,2% a meno di 30 anni di età. Il tasso di disoccupazione delle laureate (dato 2011) è però più alto, 6,7% contro il 4,1% dei maschi.

Interessate e attive nella scienza, ma entrano con difficoltà nel mondo del lavoro e nelle carriere scientifiche.

Per quanto riguarda il più alto livello di formazione, si nota che anche qui le donne sopravanzano gli uomini: nel 2010 il 52,3% ha ottenuto il titolo di dottoressa di ricerca.

In chiave comparativa è interessante notare chel’Italia ha un alto numero di donne laureate al secondo livello: 62%, un dato che ci colloca in settima posizione tra i paesi OCSE e al sesto posto per le dottoresse di ricerca con una percentuale del 52,4% (dati 2012).

Le donne italiane entrano dunque con maggiore difficoltà nel mondo del lavoro e accedono con difficoltà alle professioni di ricerca.

Si nota dunque una distribuzione di due tipi. Un contenimento della presenza femminile in alcuni settori e una scarsa presenza nei più alti livelli occupazionali. Questo nonostante siano donne, nel nostro Paese, almeno sei laureati o dottori di ricerca su dieci in medicina e farmacia e più di uno su due in scienze della vita, fisica e agraria e nelle facoltà italiane di scienze naturali e ingegneria e insegnino in proporzione più docenti donne che in Germania, Francia o Austria.

Sono alcuni dei dati che emergono dalla terza edizione di Donne e Scienza 2013. L’Italia e il contesto internazionale, pubblicato da Observa – Science in Society, in collaborazione con UNESCO Ufficio di Venezia – Ufficio Regionale per la Scienza in Europa (BRESCE) e associazione FAiR- Fairness and Accountability in Research.

Il volume presenta una raccolta di dati e informazioni, provenienti dalle più autorevoli fonti nazionali e internazionali, non solo sulla presenza della donna nella ricerca, ma anche sugli orientamenti del pubblico femminile verso scienza e tecnologia e sulle attività internazionali, associative e progettuali promosse a favore delle donne nella scienza. Arricchiscono la pubblicazione testimonianze e contributi di illustri scienziate e ricercatrici.

I dati raccolti confermano che per le donne nella ricerca esiste non solo il ben noto “soffitto di cristallo” ma anche un vero e proprio “pavimento appiccicoso” che indirizza in mondi diversi dalla scienza e la tecnologia numerose donne, in ambiti occupazionali e disciplinari considerati femminili e ai più bassi livelli della piramide organizzativa.

Negli ultimi anni, comunque, l’attenzione e l’impegno a favore dell’uguaglianza di genere nella scienza sono visibilmente aumentati. Oggi si contano oltre 60 organizzazioni europee, tra associazioni, fondazioni e networks, fondate per sostenere il ruolo e la professionalità delle donne nel mondo scientifico; almeno 17 sono le borse di studio e i premi scientifici (di cui 5 italiani) espressamente destinati a ricercatrici e a studentesse che si sono distinte nelle loro attività scientifiche; innumerevoli i progetti internazionali che, grazie anche al supporto della Commissione Europea, sono stati intrapresi per promuovere le pari opportunità nel campo della scienza e della tecnologia.

Giunto alla terza edizione, Donne e Scienza è diventato un appuntamento periodico, che permette di seguire l’andamento nel tempo delle questioni di genere con un costante aggiornamento dei dati e delle informazioni.

Per ricevere maggiori informazioni e richiedere copia del libro è possibile contattare l’associazione Observa – Science in Society.

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