Vandana Shiva, gli OGM e la biologia vegetale

Ieri mi sono imbattuto in questo tweet di Vandana Shiva, nota attivista indiana molto quotata specie dalle nostre parti.

https://twitter.com/drvandanashiva/status/440363765821747200

L’affermazione, che può apparire sensata a un non addetto ai lavori, in realtà non ha però alcun fondamento scientifico. Basti pensare che circa l’1-2 % delle specie vegetali che possiamo incontrare durante una passeggiata possono uccidere una persona se ingerite anche in quantità ragionevoli. Le piante (più spesso si tratta di piante selvatiche) sono così piene di tossine che possono risultare fatali.

Se qualcuno volesse qualche esempio di morti causate dall’ingestione di parti di piante la letteratura ne è piena.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20865911

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23597204

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18881287

Certo, la Shiva parla di cibo, non di piante selvatiche, ma anche le piante coltivate che consumiamo normalmente contengono tossine e in qualche caso portano alla morte, ad esempio in questo caso la patata:  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17776487

In molti casi, l’uomo ha selezionato le specie agrarie anche per ridurne la tossicità o ha adottato pratiche (tostatura o cottura) proprio per eliminare composti potenzialmente tossici. In altri, che solo alcuni individui possono cibarsi senza rischi (allergeni, intolleranze).

Per una review su entrambi questi aspetti vi invito a leggere questa review:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20601271

Chiarito che anche ciò che mangiamo, a differenza di quanto sostiene la Shiva, è ricco “naturalmente” di tossine (che servono per fronteggiare gli attacchi di patogeni, parassiti e predatori), è opportuno chiedersi se le tossine naturali siano preferibili a quelle ingegnerizzate (come il Bt). E’ sensato preferire i pesticidi naturali che non conosciamo o è più sensato preferire quelli sintetici, che sono comunque stati controllati per la loro tossicità prima di essere autorizzati?

Quale che sia la risposta che ciascuno si dà alla domanda, resta il fatto che chi sostiene che le piante agrarie non contengano tossine dimostra una scarsa competenza in biologia vegetale. Verrebbe da chiedersi a che titolo venga però trattata come tale e coinvolta in manifestazioni come EXPO, la cui sfida “nutrire il pianeta” richiederebbe forse un po’ più di serietà.

 

Piero Morandini

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