Dichiarazione a sostegno della Direttiva europea 2010/63/UE

La Dichiarazione di Sostegno alla Direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e proposta da EARA (European Animal Research Association) ha raggiunto il traguardo delle 227 adesioni da parte di Società Scientifiche, Associazioni di Pazienti, Università e Centri di Ricerca.

Anche ANBI ha aderito alla Dichiarazione, perchè la ricerca non si fermi.

Il testo della Dichiarazione:

L’impiego di animali nella ricerca ha favorito importanti scoperte nel campo della medicina, che hanno migliorato la salute degli esseri umani e degli animali. Sosteniamo la ricerca per mezzo degli animali laddove non siano disponibili metodi alternativi, qualora i potenziali benefici per la salute siano indiscutibili e nei casi in cui sia possibile soddisfare standard etici e di benessere accettabili.

La Direttiva ha migliorato gli standard di benessere degli animali e ha ribadito i principi di sostituzione, riduzione e perfezionamento (le cosiddette “3R”, dall’inglese Replacement, Reduction, Refinement) all’interno dell’UE, provvedendo affinché l’Europa continui ad essere un leader mondiale nel campo delle ricerche biomediche. Secondo la Direttiva, gli animali possono essere impiegati nella ricerca quando i potenziali vantaggi medici, veterinari e scientifici sono indiscutibili e non è possibile adottare metodi alternativi.

Affinché siano nel contempo etiche, rigorosamente scientifiche e autorizzate dalla Direttiva, le ricerche condotte sugli animali devono soddisfare elevati standard di benessere e considerare le 3R:

  • Replacement (Sostituzione) – metodi che evitano o sostituiscono l’impiego degli animali;
  • Reduction (Riduzione) – metodi che riducono al minimo il numero di animali impiegati per ogni sperimentazione;
  • Refinement (Perfezionamento) – metodi che riducono al minimo le sofferenze e migliorano il benessere degli animali.

Gli sviluppi di metodi alternativi all’impiego degli animali nella ricerca, come l’utilizzo di modelli di cellule umane e la modellizzazione computerizzata, continuano a progredire e il settore delle bioscienze deve continuare in questa direzione. Tuttavia, allo stato attuale, i metodi alternativi non sono in grado di sostituire completamente l’utilizzo degli animali. Per molte malattie, comprese situazioni complesse come il cancro, le affezioni cardiache e il diabete, che colpiscono più organi, dobbiamo comprendere la maniera in cui l’intero organismo interagisce. Per questo, la ricerca condotta su animali interi continua ad essere essenziale.

La ricerca condotta su animali ha consentito di realizzare significativi progressi nella comprensione della biologia e ha contribuito allo sviluppo di quasi ogni tipo di terapia attualmente impiegata nella pratica medica e veterinaria. Oggi, la ricerca sugli animali continua ad essere necessaria per approfondire le conoscenze della salute e delle malattie riguardanti esseri umani e animali, oltre che per mettere a punto e migliorare terapie a vantaggio dei pazienti in tutto il mondo.
#Support201063EU

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