18/12 a Milano lo Stand Up for Science

Domenica 18 dicembre, sfidando le rigide temperature della mattinata milanese, numerosi scienziati di fama internazionale e giovani ricercatori, sostenuti da cittadini e associazioni di pazienti, si sono riuniti nei pressi di Piazza Duomo per alzare la voce e chiedere maggiori investimenti e meno vincoli burocratici per la ricerca di base e applicata.

La manifestazione “Stand Up for Science”, promossa da Pro-Test Italia, Research4Life e Italia Unita per la Scienza, ha voluto sensibilizzare il Governo su due fronti. Il primo è l’aumento della dotazione finanziaria dei progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN), attualmente congelata a 32 milioni di euro, una cifra ridicola se paragonata a quella messa a disposizione dei colleghi in Gran Bretagna, Germania e Francia, per non parlare di quelli Scandinavi. L’altro fronte particolarmente sensibile, che rischia di mettere a serio rischio il lavoro di gruppi di ricerca di altissimo profilo, è quello relativo la scadenza della moratoria sul divieto dell’utilizzo di animali nelle ricerche sugli xenotrapianti d’organo e sulle sostanze d’abuso. Moratoria che, se non dovesse essere rinnovata presto, potrebbe causare non solo uno stop di anni a un settore di eccellenza, ma anche una costosa procedura d’infrazione da parte della Comunità Europea giacché la normativa italiana pone più vincoli sull’utilizzo degli animali a fini sperimentali  rispetto a quanto previsto dalla Direttiva 2010/63/UE.

Investire in ricerca scientifica di base e applicata, significa garantire il benessere attuale e migliorare le opportunità delle future generazioni. Purtroppo, però, l’Italia sembra continuare a perseverare nell’errore di non riconoscere questa priorità né a livello economico né a livello legislativo, negando ai ricercatori di poter fare ciò che è garantito ai loro colleghi in tutto il resto del mondo alimentando la cosiddetta “fuga dei cervelli” e non tutelando coloro che, tra le mille difficoltà, hanno il coraggio di rimanere nel nostro Paese.

Questo il messaggio che gli organizzatori hanno voluto lanciare.

Nel suo intervento, Giuliano Grignaschi, Segretario Generale di Research4Life ha ribadito che “ormai la situazione è diventata assolutamente insostenibile; una burocrazia sempre più pesante e restrittiva che porta i ricercatori italiani ad andare all’estero”.
Anche personalità del calibro di Nicoletta Landsberger, Nicola Simola, Chiara Tonelli e Silvio Garattini sono intervenuti per riaffermare che non è più possibile ignorare le istanze del mondo della ricerca, così come ha fatto la Senatrice e professoressa Elena Cattaneo che in un suo messaggio ha ricordato che “I fondi per la ricerca sono distribuiti in modo arbitrario e non competitivo”.
Alla manifestazione hanno preso parte anche la Vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo e Marco Cappato, esponente dei Radicali e Tesoriere dell’Associazione “Luca Coscioni”, nonché la Senatrice De Biasi, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato che ha inviato un messaggio di vicinanza e supporto.

Oltre al focus su finanziamenti e assetto normativo, si è discusso anche del ruolo sociale degli scienziati e della loro crescente responsabilità nella comunicazione del valore del loro lavoro, fondamentale per ripristinare il rapporto tra il mondo della ricerca e l’opinione pubblica attraverso un linguaggio semplice e fruibile.

Anche l’Associazione Nazionale dei Biotecnologi Italiani, presente con il Presidente Daniele Colombo, ha sostenuto l’iniziativa.

Non poteva mancare, come di consueto, lo sparuto gruppo di animalisti contestatori, che paiono ormai un elemento irrinunciabile ogni qualvolta si parli di ricerca. C’era anche il silenzio delle istituzioni, e quello non dovrebbe più esserci. Per il bene di tutti, non solo della ricerca.

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