Brasile: sospese le royalties sulla soia GM Monsanto

Monsanto è giunta a un accordo con le associazioni brasiliane di agricoltori rinunciando alle royalties sulla soia Roundup Ready resistente all’erbicida glifosato, a patto che gli agricoltori si ritirino dalla battaglia legale sul brevetto della multinazionale.

La discussione si stava facendo davvero complessa e di incerta soluzione. Tre le questioni in sospeso.

Per capirci qualcosa va chiarito che le nuove varietà vegetali in Brasile, come in Europa, sono protette da un sistema (UPOV) che ne concede il monopolio di sfruttamento al costitutore. Se queste varietà sono geneticamente modificate possono essere protette anche da un brevetto legato all’inserimento del nuovo gene. Entrambi questi strumenti consentono di chiedere royalties per la vendita della semente, ma proteggono aspetti differenti del prodotto e hanno durate temporali diverse.

Premesso questo, il brevetto sul carattere Roundup Ready, inserito ormai in diverse migliaia di varietà di soia a livello mondiale, avrebbe dovuto essere scaduto in Brasile, ma Monsanto ha richiesto di estenderne il termine fino al 2014, termine nel quale scadrà anche negli USA. La richiesta di estensione è stata depositata, ma non ancora concessa. Nel frattempo è dubbio se siano dovute le royalties.

Il secondo problema è diretta conseguenza della peculiarità delle sementi come oggetto di brevetto. In genere, i diritti del titolare del brevetto si esauriscono con la vendita, ma nel caso di materiale in grado di riprodursi, come i semi di una pianta, nasce la questione se occorra richiedere una somma anche per i semi delle successive generazioni. Diversamente, acquistato un primo lotto di semi, sarebbe possibile produrre quantità potenzialmente infinite di soia privando il titolare di qualsiasi ulteriore guadagno.

La terza questione risiede nel fatto che la soia Roundup Ready risultava non solo protetta da un brevetto sul carattere di resistenza, ma anche da una privativa per varietà vegetale (UPOV) di durata temporale maggiore. In Brasile è ancora in discussione se questo cumulo di protezioni sia un vantaggio indebito per il costitutore nonché titolare del brevetto e se siano dovute royalties per entrambi i diritti.

In ogni caso, la soluzione al pasticcio delle royalties viene riportata direttamente dalla multinazionale sul suo sito, che comunica però anche di aver già sviluppato una nuova varietà di soia Roundup Ready (coperta da brevetto e privativa vegetale) con rese molto maggiori della precedente.

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