A Milano x la Sperimentazione Animale

Sabato scorso in via Mercanti a Milano è successo qualcosa di straordinario: per la prima volta, dopo il successo ottenuto nella contro-manifestazione del 21 aprile in seguito ai vandalismi di farmacologia, centinaia di studenti e ricercatori (con tanto di camice), molti dei quali appartenenti all’associazione Pro-Test Italia, sono scesi in piazza per parlare e fare chiarezza sulla sperimentazione animale.

E’ stata una giornata molto impegnativa dove tutti, dagli studenti ai professori universitari (a dir la verità un po’ pochi), hanno aiutato e contribuito, in maniera del tutto gratuita, alla realizzazione dell’evento, che è stato completamente autofinanziato: c’era chi gonfiava i palloncini, chi distribuiva i volantini, chi raccoglieva firme e chi controllava che tutto andasse per il verso giusto.

E ovviamente i relatori: esperti nei vari ambiti della ricerca animale (dal Dott. Dario Padovan al Dott. Giuliano Grignaschi) hanno parlato per una decina di minuti a testa con un linguaggio semplice, accessibile e alle volte  perfino divertente, su che cosa si fa in un laboratorio, come e soprattutto perché lo si fa. Si è parlato di quali sono stati i risultati della sperimentazione animale, cosa si sta studiando e quali sono gli obiettivi futuri della ricerca; si è parlato dei cosiddetti metodi alternativi (o meglio complementari) e di quali siano i luoghi comuni che tutt’ora vengono usati come argomenti per screditare la sperimentazione animale per la ricerca biomedica.

A dare valore all’iniziativa il fatto che non fosse “per addetti ai lavori”, ma è stata fatta proprio per portare la scienza tra la gente, per sentire, ad esempio, l’opinione della signora incuriosita dai palloncini e soprattutto per rompere quel muro (fatto anche di diffidenza reciproca) che spesso si forma tra ricercatori e cittadinanza.

Nonostante il grande successo ottenuto per un evento (e un’organizzazione) nate in così poco tempo, durante tutto il corso della manifestazione vi è stata però una vera e propria opera di disturbo, a suon di cartelli, insulti, minacce e megafono, da parte di un piccolo gruppo di animalisti.

Il loro scopo non era tanto di contestare quanto si diceva, ma proprio di non far parlare i ricercatori, di non permetterci di spiegare le nostre ragioni.

Inutile dire che i media hanno poi visto quel che volevano vedere (2 manifestazioni – quando c’era solo la nostra – faide, scontri, probabilmente qualcuno avrà visto anche qualche ferito). Repubblica ha parlato di “alta tensione in centro fra animalisti e ricercatori”, quando il video stesso mostra in maniera inequivocabile di come vi fossero una ventina di animalisti esagitati che urlava e una folla che ignorandoli bellamente se ne stava ad ascoltare il relatore di turno.

Le ricercatrici scherzano sul cartello “Assassini” che un attivista animalista teneva al contrario durante la manifestazione del 21 aprile scorso. Fonte: Difesa Sperimentazione Animale.

Eppure noi avremmo bisogno di animalisti. Avremmo bisogno di persone che ci aiutano a ragionare sulla nostra ricerca e ci interrogano sul perché è davvero essenziale usare animali e come farlo nel miglior modo possibile.

Certo non abbiamo bisogno di animalisti violenti e incapaci di rispettare anche le minime norme di civiltà e libertà di espressione. Non abbiamo bisogno di animalisti che non sentono il bisogno di ascoltare. Non abbiamo bisogno di animalisti che, con la scusa di voler fare chiarezza su cosa avviene in un laboratorio, si sentono in diritto fare irruzione in un laboratorio e distruggere anni e anni di ricerca, scambiando etichette, prelevando registri o portandosi via le cavie.

Quello di sabato è stato un bell’evento, un primo passo per comunicare a tutti che la ricerca è importante, è utile e soprattutto non è fatta a caso, ma segue regole precise e rigorose, anche e soprattutto quando, per capire alcuni fenomeni, ha bisogno di usare animali.

Per chi se lo fosse perso, è possibile rimediare, sabato prossimo 8 giugno infatti in tante città si parlerà anche di sperimentazione animale per un’“Italia unita per la corretta informazione scientifica”.

Vi aspettiamo!

@FedeBaglioni88

 

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