Academia.edu, il social per secchioni

logoAcademia.edu è una delle piattaforme più usate per condividere articoli di ricerca online. Grazie all’eccellente ottimizzazione del sistema di ricerca Academia.edu offre una visibilità in rete decisamente superiore a quella che si può ottenere attraverso un blog personale o utilizzando altri strumenti di condivisione.

Anche se Academia.edu è pensata per promuovere gli articoli pubblicati in riviste scientifiche, la sua vera utilità per un ricercatore, sta nella possibilità di condividere la letteratura secondaria: paper, poster o presentazioni di un convegno, dispense didattiche, articoli pubblicati nei media, libri, tesi o capitoli di tesi. Questi documenti che normalmente passano in secondo piano e non godono di visibilità attraverso il proprio istituto di affiliazione, possono essere ottimamente indicizzati attraverso la piattaforma, arricchendo così il profilo del ricercatore.

Nonostante l’efficienza di Academia.edu nell’indicizzare i contenuti, possiamo velocizzare il processo con alcuni accorgimenti:

  • Inserire il widget di Academia.edu nel proprio blog o sito e, se possibile, anche nella pagina del sito web dell’università che ospita il nostro profilo.
  • Inserire il link al nostro profilo Academia.edu nella firma delle email.
  • Quando carichiamo un documento selezioniamo i tag (research interest) sia in italiano che in inglese, in modo che il nostro documento sia inserito nell’elenco delle news dei settori che ci interessano.
  • condividere sempre nei social network, in particolare quelli maggiormente indicizzati da Google come Google Plus e Twitter.
  • Anche se accedendo da Facebook il sistema ricerca automaticamente le vostre pubblicazioni online, è meglio caricare manualmente ciò che ci interessa, in questo modo inseriamo ogni documento nella giusta sezione, con i tag più appropriati e senza rischiare di incappare in link corrotti.
  • controlliamo sempre le statistiche per verificare quali dei nostri documenti desta maggiore interesse
  • verifichiamo le parole chiave che hanno portato alla nostra pagina. Se ci hanno raggiunti attraverso una long tail keyword (parole chiave composta da più termini), vale la pena di usare quella chiave anche per altri documenti sullo stesso argomento, che siano caricati su Academia.edu o altrove.

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