Irruzione all’EFSA di attivisti anti-OGM

Stamane un gruppo di attivisti anti OGM ha fatto irruzione nella sede dell’EFSA, l’agenzia per la sicurezza alimentare di Parma. Obiettivo dichiarato il denunciare il ruolo che l’Autorità svolge nel valutare le richieste di autorizzazione per gli OGM nell’Unione Europea.

Stando ai manifestanti, l’EFSA darebbe troppo facilmente ragione a chi vorrebbe coltivare OGM.

In Italia le sementi geneticamente modificate sono vietate,  ma alcuni agricoltori hanno tentato di introdurle, spalleggiati dalle multinazionali e spesso l’Efsa ha dato il via libera.

Sembrerebbe una richiesta di un’EFSA meno tecnica e più politica.

A rafforzare l’idea che la manifestazione fosse in realtà rivolta, più che all’EFSA, alla politica e ai media nazionali vi sono le dichiarazioni rilasciate dall’Agenzia a Prometeus. L’EFSA infatti ha sottolineato:

Era una protesta anti OGM, ma non abbiamo avuto modo di conoscere più in dettaglio le argomentazioni dei manifestanti.

I manifestanti non hanno indirizzato alcuna richiesta specifica all’EFSA. Aggiungo che EFSA ha sempre riservato una parte considerevole delle proprie risorse a garantire che tutte le voci vengano ascoltate, e continuerà a farlo in futuro.

L’EFSA peraltro sembra non curarsi affatto di questo tipo di manifestazioni, il suo orizzonte è e rimane europeo. Ciò che accade nelle piazze di casa nostra influisce molto poco sul suo funzionamento e sulla sua missione.

EFSA non ha alcun disagio ad avere sede in un Paese dichiaratamente anti OGM, in tutti i modi la decisione di stabilire l’EFSA in Italia è stata presa dagli Stati membri nel Consiglio europeo insieme alla Commissione e al Parlamento europei.

Possiamo dunque stare tranquilli, almeno per ora, la nostra sicurezza alimentare resta fuori dalla portata della politica, per lo meno quella nazionale.

 

Il comunicato stampa dell’EFSA.

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