Friuli: nuova legge anti-OGM

Si apre la stagione di semina del mais e, da copione, riparte l’attività normativa contro gli OGM. Quest’anno apre le danze il Friuli Venezia Giulia di Debora Serracchiani, la cui giunta regionale comunica di aver approvato un divieto urgente e temporaneo (12 mesi) alla semina di mais OGM sul proprio territorio. Ora la norma dovrà passare all’approvazione del Consiglio Regionale, ma non si prevedono ostacoli. Esiste infatti una forte trasversalità tra le forze politiche nella opposizione alla coltivazione di OGM.

In realtà nel nostro paese è già in vigore una moratoria nazionale, per 18 mesi, alla coltivazione, ma è prevista per aprile la sentenza del TAR che dovrebbe annullarla essendo, per stessa ammissione dei suoi estensori, un provvedimento illegittimo e contro il diritto comunitario. Per questo il Friuli ha preferito correre ai ripari dotandosi di un nuovo provvedimento, che prevede peraltro sanzioni fino a 50.000 € per chi coltiva.

A questo punto, chi volesse coltivare OGM, dovrà seminare, incorrere nella sanzione e solo in seguito potrà contestare la norma in tribunale dimostrando che anch’essa è illegittima.

La battaglia italiana contro gli OGM sta assumendo toni sempre più grotteschi, non essendo riuscita la nostra politica, negli ultimi 14 anni, a produrre un solo atto giuridicamente legittimo su questo tema, allo stesso tempo costringendo cittadini innocenti e nel pieno del loro diritto a subire condanne, vessazioni, intimidazioni, atti vandalici e avviare costose cause legali solo per vederlo riconosciuto.

Il balletto è comunque destinato a durare ancora a lungo, come l’agricoltore Giorgio Fidenato, da anni in prima linea in questa battaglia, ha dichiarato alla rivista Strade:

Fino a quando gli amministratori che consapevolmente reiterano atti illegittimi non verranno chiamati a risponderne personalmente assisteremo ogni anno a questa messinscena.

L’approfondimento sulla vicenda della rivista Strade.

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