Assemblea Assobiotec: Perché l’Italia fatica ad investire nel biotec

Martedì 10 giugno i protagonisti delle Biotecnologie italiane si sono ritrovati a Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, per la tradizionale Assemblea Annuale di Assobiotec, dedicata al “Perchè investire nel biotech?”.

Durante i lavori, il panel composto da Khaled Islam, Francesco Micheli e Silvano Spinelli ha ripercorso le storie di successo di Gentium, Genextra (Intercept) e EOS. La dimostrazione che, nonostante le difficoltà, le biotecnologie italiane possono competere ed attrarre interessi globali quando mettono in campo l’eccellenza scientifica, la visione internazionale e le capacità imprenditoriali.

Khaled Islam ha descritto in particolare il percorso che Gentium ha saputo mettere in atto per riprendersi da una situazione difficile fino all’autorizzazione di Defibrotide e la recente acquisizione da parte della multinazionale irlandese Jazz Pharmaceuticals per 1 miliardo di dollari. Micheli ha ripercorso la sua carriera, che l’ha portato dalla fibra ottica di Fastweb a Genextra e allo sbarco al Nasdaq con Intercept. Spinelli, in chiusura, ha descritto il percorso di EOS, che ha saputo valorizzare il Lucitanib fino alla Fase II permettendo all’azienda di entrare nel mirino di grandi gruppi internazionali ed essere acquisita da Clovis Oncology per 400 milioni di Dollari.

Storie di successo che però lasciano dei risvolti amari, per stessa ammissione dei tre protagonisti, che hanno trovato interesse per le proprie innovazioni solo al di fuori dei confini nazionali.

Perchè il nostro Paese non è in grado non solo di attrarre, ma anche di trattenere bioimprenditori?

Secondo i panelist le cause di questa situazione sono da ricercare innanzitutto nella burocrazia, in un limitato interesse per il settore da parte degli investitori nazionali, una scarsa preparazione della classe dirigente e la mancanza di strumenti di sostegno agli investimenti in R&D. Questo, nonostante le potenzialità siano universalmente riconosciute ed i numeri del Rapporto sulle Biotecnologie in Italia 2014 raccontino di un settore “anticiclico” che regge alla crisi.

Nell’occasione, il Prof. Edoardo Boncinelli è stato insignito dell’Assobiotec Award, per il suo impegno nella comunicazione e divulgazione delle Biotecnologie. Nella sua relazione, Boncinelli ha posto l’accento sulla necessità di maggior impegno educativo da parte dei protagonisti del biotech nei confronti dell’opinione pubblica, in Italia troppo distratta e affascinata dalle teorie complottiste ed antiscientifiche. Chi opera nel campo delle biotecnologie deve di conseguenza mettere in campo tutto il proprio impegno per far comprendere il progresso scientifico alla cittadinanza, istruendo tutti i cittadini.

Su questo l’ANBI è da sempre attiva e sta già organizzando insieme a Parco Tecnologico Padano e Scientificast, nell’ambito della Settimana Europea delle Biotecnologie che si terrà il prossimo ottobre, una giornata dedicata proprio ai ricercatori per fornire loro le conoscenze e competenze per affrontare la sfida di una scienza più aperta e condivisa.

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