Continua la crescita della Bioeconomia in Europa

244 miliardi di euro, 7,9% del Prodotto Interno Lordo, 1,5 milioni di occupati. Sono questi i numeri della Bioeconomia italiana, secondo il 2° Rapporto sulla Bioeconomia in Europa di Intesa Sanpaolo e Assobiotec.

Il quadro che emerge sembra confermare quanto precedentemente previsto dall’OCSE, che nel suo The Bioeconomy to 2030: designing a policy agenda, sostiene che nel 2030 il valore della Bioeconomia nei Paesi della Cooperazione sarà pari al 2,7% del PIL, il che vuol dire che la metà dei prodotti agroalimentari, un terzo di quelli chimico-industriali e la quasi totalità dei prodotti farmaceutici sarà biobased.

In questo contesto, il Direttore Generale di Assobiotec Leonardo Vingiani, intervistato da Reteconomy, sottolinea che il nostro Paese ha le carte in regola per poter giocare un ruolo da protagonista: 

alta qualità della ricerca, effervescenza delle piccole-medie imprese di settore e traino da parte delle delle grandi imprese sono i tre elementi chiave per poter sviluppare le produzioni nazionali rendendole più competitive e sostenibili.

Particolarmente interessante la crescita e gli investimenti nel settore delle bioplastiche e dei biocarburanti, che insieme alle biotecnologie rosse sono il traino della bioeconomia del Bel Paese.

La strategia Comunitaria sembra funzionare: Italia ed Europa non si facciano trovare impreparate.

#Bioeconomia

 

 

 

 

 

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