Aperta procedura contro Italia sulla Sperimentazione Animale

L’Italia è stata messa in mora dall’UE per come ha recepito la Direttiva Europea 63/2010 sulla protezione degli animali a fini scientifici. La notizia non è inattesa, il nostro paese infatti aveva adottato norme non in linea con la normativa europea. Il D.Lgs 26/2014 introduceva infatti restrizioni che più che essere mirate al benessere animale rischiano piuttosto di penalizzare pesantemente la ricerca pre-clinica italiana, allontanandoci ancora di più dai Paesi avanzati.

La legislazione deve assicurare il giusto equilibri tra due fondamentali esigenze: la protezione degli animali da esperimento e la necessità di garantire uguali condizioni tra le imprese e gli enti di ricerca degli Stati membri che lavorano per scoprire nuove terapie.

ANBI e Research4Life auspicano che le Istituzioni si attivino rapidamente per superare quest’impasse, adottando le dovute misure affinché le collaborazioni con altri ricercatori europei non si interrompano, l’accesso ai fondi comuni destinati alla ricerca non ci veda discriminati e perché non si giunga all’apertura della fase contenziosa per inadempimento degli obblighi comunitari.

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