La Shchegelskaya scarica Vannoni

La vicenda attorno alle foto “copiate” da Vannoni si va via via delineando. Linkiesta è riuscita ad entrare in contatto con la ricercatrice, Elena Shchegelskaya, che aveva pubblicato nel 2003 le immagini usate impropriamente da Vannoni nella sua domanda di brevetto.

La Shchegelskaya, visibilmente scocciata con la giornalista, mette bene in chiaro che senza la sua autorizzazione Vannoni non era titolato ad usarle e che lei questa autorizzazione non l’ha mai concessa.

La mail di risposta della Shchegelskaya alla giornalista di Linkiesta. Fonte: Linkiesta

Questo mette la parola fine a molte speculazioni e allo stesso tempo rende, se possibile, ancor meno sostenibile la posizione di Vannoni che in questi giorni ha rivendicato il suo diritto all’uso delle immagini.

La Shchegelskaya in passato ha comunque avuto una storia di collaborazione con Vannoni.

La collaborazione inizia nel 2005 in Ucraina e porta lei e Vyacheslav Klymenko in Italia nel 2006 per costituire insieme a Vannoni e altri soci italiani la società Re-Gene Srl.

Nel 2007 iniziano a lavorare sul progetto.

Purtroppo le cose non vanno come dovevano andare e nel 2009 i russi se ne tornano in Ucraina.

Nel 2010 Vannoni deposita la sua domanda di brevetto, in essa non si fa menzione di alcun contributo da parte dei due ricercatori russi (né vengono loro riconosciuti crediti per aver utilizzato le loro foto nella domanda).

La ricostruzione della vicenda apparsa su il Corriere della Sera nel Marzo 2013.

 

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