Stamina: Game Over?

Il metodo Stamina è un’enorme truffa scientifica

Questo è quanto sostiene il giudice per le udienze preliminari di Torino Giorgio Potito, quando spiega le motivazioni della condanna a sei mesi di carcere a Carlo Tomino, componente dell’Aifa, e a due anni per Marcello La Rosa, ex socio di Davide Vannoni. “L’attività – scrive il GUP – si è sempre svolta al di fuori della normativa vigente”.

E Vannoni? Nello stesso processo, Vannoni ha patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi. Forse poco, per quella che oggi viene definita, senza mezzi termini, una truffa. Probabilmente poco per una vicenda che ha rischiato di avere un impatto devastante sul rapporto scienza-società nel nostro paese, con il lungo strascico di polemiche, liti e delegittimazioni avvenute da parte dei promoter della sedicente cura che ha avuto le luci della ribalta grazie alla campagna mediatica delle Iene.

L’Associazione Nazionale Biotecnologi e il suo magazine Prometeus si sono da sempre schierati a favore della trasparenza e del rigore scientifico sul caso Stamina. Già nel luglio del 2013, proprio per mettere le carte in tavola, avevano sviluppato un video esplicativo della vicenda e lo avevano sottoposto anche a peer review da parte degli utenti del web, che potete vedere qui.

Purtroppo non basta il “ve lo avevamo detto”. Nonostante l’affaire Stamina si concluda con la ratifica della sua natura truffaldina, abbiamo perso tutti da questi mesi di scontri. In primis, i pazienti e le loro famiglie: oggetto della truffa, illusi nella possibilità di una cura che non era tale, vittime di un cortocircuito che ha visto la scienza passare da possibile ancora di salvezza a nemico da combattere.

Riusciremo a ricostruire quanto abbiamo perduto? Solo se scienza e società riusciranno a trovare un linguaggio e un sentire comune. Lavoro tutt’altro che facile.

 

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