Citazioni di fonti scientifiche da Twitter

Non è passato molto tempo da quando le guide di stile sono state aggiornate con le modalità di citazione delle pagine web e delle email, che già vengono revisionate per individuare le regole per citare una fonte presa da Twitter. Ma Twitter è veramente una fonte? I ricercatori staranno rabbrividendo al pensiero che un social possa anche solo lontanamente essere associato ad una fonte, ma non i comunicatori della scienza che attingono quotidianamente informazioni dall’importante mole di conversazioni che viene scambiata via Twitter da  giornali scientifici, ricercatori ed enti, e per i quali Twitter può rappresentare una...

Tweetable abstracts

Se 1000 caratteri per un abstract vi sembrano pochi, iniziate a ricredervi perchè la nuova tendenza potrebbe essere proprio quella di comunicare il proprio lavoro nello spazio di un tweet. A dare l’avvio ai “tweetable abstracts” è Methods, che nel box di inserimento concede solo 120 caratteri, tutti da dedicare alla descrizione di ciò che è veramente innovativo nella nostra ricerca/esperimento. La novità ha uno scopo: se il paper viene accettato, infatti, il testo verrà usato per inviare un tweet che comunica la pubblicazione del lavoro. Ed ecco spiegato il perchè dei 120 caratteri. Gli altri 20 (Twitter ne consente...

italy4science: anche la ricerca sa cinguettare

E’ tempo di tirare le somme per Italia Unita per la scienza, o meglio italy4science – dal nome del nostro contestatissimo hashtag – e vedere cosa ha funzionato e cosa no di questo piano di comunicazione web realizzato in pochi giorni e con tanta fatica. Fatica sì perchè non si è trattato solo di decidere quali canali usare e come usarli, o di scegliere gli hashtag delle conversazioni dove l’engagement era più probabile, ma ci si è trovati ad addestrare una decina di twitterer, almeno uno per ogni sede, quasi sempre di notte, perché di giorno tutti noi avevamo mille altri impegni. E i twitterers ce l’hanno messa tutta non...

Pin it!

Sono tendenzialmente allergica a parole come Facebook, Instagram e Pinterest, e per questo non ne scrivo mai e mi dimentico di usarli.  Oggi però, parlando di immagini mi sono ricordata di avere un account Pinterest dimenticato da tempo e ho pensato che, anche se io non lo uso, non è detto che lì non si parli di scienza. Ed è proprio così:  dalle bacheche cacofoniche degli appassionati a quelle logicamente ordinate dei musei si possono contare un migliaio di tavole dedicate alla chimica, almeno trecento di microbiologia,  senza contare tutte le altre discipline scientifiche. E’ uno strumento molto semplice da usare e si presta...

6 videosecondi

Ci sono modi tradizionali per documentare in video una conferenza, e ci sono modi non convenzionali. I primi richiedono di disporre di una buona attrezzatura e di competenze di video-editing. Per i secondi basta una app e un po’ di creatività. La app è Vine, ce la fornisce Twitter ed è uno strumento che, una volta installato sullo smartphone, ci permette di registrare dei video di 6 secondi da condividere al volo su Twitter, o da inserire in un secondo tempo nella pagina web del nostro sito. Sei secondi sono decisamente pochi, per questo è richiesta la creatività. Serve la capacità di riprendere il momento giusto, o meglio una serie...

Intervistiamoli!

Vogliamo fare una breve intervista audio ai relatori della conferenza che abbiamo organizzato da condividere in tutti i social media? Ci servono uno smartphone, o comunque un telefonino dotato di registratore audio e fotocamera, e un account SoundCloud. Chiediamo al relatore di riassumere il concetto chiave della sua conferenza, in massimo 2 minuti. Lasciamogli qualche minuto per riorganizzare le idee e poi avviamo il registratore. Presentiamoci, presentiamo il relatore e poniamogli la domanda concordata. Al termine della registrazione scattiamogli qualche foto e chiediamogli quale preferisce sia pubblicata. Colleghiamoci a SoundCloud e...

L’hashtag scientificamente perfetto

Un hashtag è una parola o frase chiave, che inizia per # e non contiene nè spazi, nè caratteri speciali (quindi niente parentesi, punti o trattini).   E’ un’etichetta che identifica tutti i tweet che parlano di un determinato argomento e ci permette di raggrupparli,  un po’ come la riga “oggetto” delle email. Fino a qui sembra facile, ma quando ci si mette insieme per scegliere un hashtag per una conferenza, iniziano le difficoltà: o mancano le idee, o non piacciono le parole chiave proposte, o sono già occupate. Come fare? Come sempre seguendo qualche accorgimento tecnico. L’hashtag di una...

Storify: gli elementi della narrazione

Dopo l’uscita dell’articolo di Nature, a febbraio di quest’anno, anche i più scettici si sono convinti che una delle possibili strade per comunicare la scienza è attraverso l’antica arte della narrazione. Compito comunque complesso, che richiede molta preparazione, ma che grazie agli strumenti che ci offre la rete, può essere sicuramente semplificato. Storify, che ho già descritto in un precedente articolo, è uno di questi, e tra gli strumenti online è quello che più si presta alla narrazione delle sessioni di un convegno. Vediamo allora, quali sono gli elementi che ci aiutano a costruire una storia completa, e...

Divulgazione scientifica a portata di tutti con St...

Spesso con la chiusura di un convegno si spegne anche l’attenzione sui temi di molte conferenze. Chi ha un sito o un blog, può continuare la conversazione online, ma chi non ha il tempo di gestirne uno, difficilmente riesce a riorganizzare i contenuti che ha discusso e diffonderli attraverso i social media. Selezionare i link uno a uno e condividerli su Twitter, Facebook, Gplus è, infatti, un inutile dispendio di tempo e di energie. Questo non significa che dobbiamo rinunciare a dare visibilità al nostro lavoro, ma solo che dobbiamo cercare uno strumento che ci permetta di raccogliere senza fatica tutti i riferimenti che ci...

Come si twitta (bene) una conferenza

Nelle conferenze scientifiche d’oltreoceano, nel pass, accanto al vostro nome viene stampato anche il nickname dell’evento su twitter. In Italia ancora non succede spesso, ma si sta comunque consolidando sempre più l’abitudine di “tuittare” in tempo reale i contenuti delle sessioni. Ma come si “twitta” (bene) una conferenza? La prima regola è quella di prediligere la qualità alla quantità. Non facciamoci prendere dall’irrefrenabile desiderio di pigiare sui tasti, ma scriviamo come se ogni tweet ci costasse un euro. Questo ci obbliga a riflettere su ciò che scriviamo. Cerchiamo di seguire un filo...